Indicazioni desunte dalla giurisdizione
Nota n. 2, da Studio Legale Iob, Trento. Con sentenza del Commissario Usi Civici per le Province di Trento e Bolzano n. 3/11 dd. 20/06/11 è stato restituito alla proprietà della piccola Comunità frazionale di Vigolo Baselga un compendio di (54) cinquantaquattro diverse particelle fondiarie ed edificiali, con una superficie di oltre 177 ettari, che il Comune di Trento aveva indebitamente incamerato al proprio patrimonio attraverso operazioni tavolari errate e quindi rifiutato di riconoscere ai legittimi proprietari chiedendo altresì la cancellazione del vincolo di uso civico su quelle particelle attualmente di maggior appetibilità e valore economico.La sentenza, con riferimento ad altri beni oggetto di rivendica nel giudizio medesimo, non considera le questioni di legittimità costituzionale sollevate relativamente alla capacità delle frazioni di essere titolari di beni non soggetti a vincolo di uso civico, in quanto, trattandosi di materia che prescinde dall’esistenza, natura ed estensione di diritti di uso civico, non rientrerebbe nella giurisdizione commissariale. Con riferimento a due specifiche particelle edificiali già destinate a caseificio e stalla ed inserite all’interno di un pascolo ma senza aggravio dell’uso civico ai sensi del decreto di assegnazione risalente al 1940 il Commissario non ha accolto la domanda dell’Asuc perché non provata, affermando che la natura di beni di apparteneneti al demanio civico non è determinata, di per se, dalla destinazione a caseificio (c.d. “malga Vigolo”) e relativa stalla né dal fatto che tali edifici siano in concreto circondati da terre vincolate ad uso civico.